chi sono

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AndreaDiMarcoRofocal
view post Posted on 22/3/2012, 13:30




la mia storia






dai quattro ai undici anni




Sono nato in germania e all'età di 4 anni(circa) sono venuto in italia con la mia famiglia. Ho ricordi frammentari sulla mia infanzia, anche perchè un bambino quando cresce non può ricordare tutto.
Quando siamo arrivati in italia andemmo a vivere a parma.
All'età di sei anni fui mandato in un collegio femminile per problemi di famiglia(non so quali fossero i problemi) e ogni sabato avevo la possibilità di stare tutto il giorno con i miei genitori. Questo collegio era custodito da delle suore
Qui incomincia il mio percorso. Dopo poco tempo mi fecero frequentare psicologi, io non mi sentivo pazzo, anzi mi sentivo un bambino normalissimo. Già mi dava molto fastidio avere questi strizza cervelli dove ogni volta che facevo una seduta mi facevano mille domande. Mi fu anche assegnata un assistenze sociale che mi seguisse nella mia crescita(potete immaginarvi come stavo) e per lungo tempo fui seguito da queste persone.
Stetti per undici anni in sto collegio e tutto sommato(a parte per le suore) ci sono stato bene, anche perchè ero sempre circondato da ragazze che ogni giorno mi coccolavano mi davano molto affetto.





i sabati passati con la mia famiglia





Non vedevo l'ora che ogni sabato venisse presto, avevo il desiderio forte di stare con loro e quando non c'erano mi mancavano.
Finalmente i sabati arrivarono, ma quando tutte le volte che ritornavo a casa vedevo la stessa immagine, vedevo mia madre sempre con delle macchie evidenti e a volta persino su tutto il corpo.
All'inizio pensai che fosse caduta, ma poi con il passare del tempo scoprii che quello che pensavo essere mio padre,(ma era il mio patrigno) la picchiava in modo violento. Lo vidi con i miei occhi e non fu un bel vedere per un bambino, io ne soffrivo, volevo reagire ma non potevo. Sta violenza andò avanti per un bel pezzo, finchè un bel giorno provai a impedire a lui di continuare con sta violenza, ma ebbi risultati negativi, anzi lui se la prese anche con me. Da quel giorno mi promisi che al diciottesimo compleanno gliela avrei fatta pagare.
Quel giorno arrivò, più in fretta di quanto io pensassi e cosi all'ennesima violenza gratuita su mia madre io risposi a lui con delle parole pesanti. Si scaglio per la seconda volta su di me con più violenza, mi spinse e io lo spinsi a sua volta e incominciai a prenderlo a pugni. Mia madre spaventata incominciò a chiedere aiuto alle persone che stavano nel nostro palazzo. Vennero tutte le persone che potevano essere disponibili in quel momento e ci spartirono entrambi, solo che io ero pieno di rabbia e non fu facile trattenermi. Dopo una donna porto me e mi mia madre nel suo appartamento per farci tranquillizzare e mi disse che io feci bene a reagire in quel modo.
Passarono gli anni e piano piano tutto tornò alla normalità.
 
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